La Provincia di Teramo le organizza con pullman G.T. e guida turistica. In giornata si possono raggiungere anche L’Aquila, Assisi, Cascia, San Giovanni Rotondo, Roma con la quale Giulianova è collegata da ben sei corse giornaliere di pullman di linea.
Le mete più gettonate del pittoresco Abruzzo teramano sono:
Tra la splendida riviera e l'affascinante montagna sorge Teramo, il capoluogo di provincia, che i Romani chiamarono Interamnia, città tra i fiumi perché attraversata dal TORDINO e dal VEZZOLA. Il mosaico del Leone, ubicato all'interno dell'omonima Domus, è la più bella opera d'arte del periodo romano. Pochi metri, e ci si prospetta direttamente nel periodo Medioevo con la visita al Duomo, edificato nel 1158. Il Duomo o Cattedrale di San Berardo (patrono della città) è il simbolo di Teramo.
Colonia romana, alla caduta dell'impero, Atri subì le invasioni barbariche e numerose dominazioni straniere. Raggiunse il suo massimo fulgore sotto la dominazione della famiglia Acquaviva, che governò la città. Il suo simbolo religioso è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, eretta nel 1825 e recentemente restaurata. Altro simbolo cittadino è il maestoso Palazzo Ducale degli Acquaviva, attuale sede comunale.
Città d'arte, Campli presenta un centro storico magnifico, che ha tenuto intatta la confrmazione urbanistica medievale. Simboli della città sono il Palazzo Farnese (oggi sede comunale) e la Cattedrale di Santa Maria in Platea. Meritano una visita anche la Chiesa di San Paolo, con annessa Scala Santa, la Chiesa di San Francesco, con Convento attiguo. Fuori dal centro storico, in apera campagna, si segnala la splendida chiesa romantica di San Pietro in Campovalano, edificata nell'ottavo secolo, e la necropoli, situata nella pianura di Campovalano.
Borgo medievale situato alle pendici di Monte Camicia, Castelli è definita la "città della ceramica". Ancora oggi, lungo le sue caratteristiche vie, si trovano i laboratori artigianali dei maestri ceramisti castellani: Di grande interesse sono il Museo della Ceramica e la Chiesa di San Donato, il cui soffitto fu definito da Carlo Levi la Cappella Sisitna della Maiolica Italiana.
La fortezza borbonica di Civitella del Tronto è sicuramente uno dei simboli della provincia di Teramo. Invidiabile per la sua posizione panoramica, il forte seduce con le sue piazze, i suoi bastioni e camminamenti e con l'annesso museo delle armi, che ne racconta la storia. Fuori dalle mura sorgono il Santuario di Santa Maria dei Lumi e l'Abbazzia di Montesanto. Poco distante dalla città si trovano le suggestive Gole del Salinello, area protetta nella quale è situato l'eremo di San Michele Arcangelo.
Paese vizzoso, situato in una privilegiata posizione panoramica dalla quale si scorge la costa Adriatica da San Benedetto del Tronto fino a Pescara. È denominata la Piazza di Spagna d'Abruzzo per l'imponenza e la bellezza della Scalinata che introduce al centro storico. Di impareggiabile fascino per i suoi palazzi, le sue antiche ruette, le rinomate balconate.
Non ha bisogno di presentazioni. Chiamato "Il Gigante che dorme" perché visto dalla pianura ne assume le sembianze, sfoggia la vetta più alta dell'Appennino con il suo Corno Grande alto 2192 m.
Con 12000 posti, riceve ogni anno milioni di pellegrini soprattutto dal Centro Sud. Testimonianza dei moderni stili di architettura sacra. È possibile visitare anche l'antico santuario.
Antico insediamento romano, Castrum Novum modifica il suo nome in Castel San Flaviano, in onore del Patriarca di Costantinopoli. Dopo aver conosciuto numerosi saccheggi ed incursioni ad opera dei saraceni, Giulianova viene ricostruita nel tardo XIV secolo dal duca Giuliantonio Acquaviva. Accanto alla bellezza del centro storico, Giulianova vanta un sistema bibliotecario e museale di prm'ordine. Molto belli da vedere sono: il Santuario della Madonna dello Splendore, il torrione medievale "Il Bianco" e la Chiesa Di San Flaviano che, con la sua gigantesca cupola, domina la città. Maggiori informazioni.
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